19 Settembre 2023

TARI. CORTE DEI CONTI SEZ. REG. CONTROLLO UMBRIA – DELIBERAZIONE N. 56/2023. TARI DOVUTA SULLE ABITAZIONI EMERGENZIALI

La sezione regionale di controllo per l’Umbria ritiene dovuta la TARI per i rifiuti provenienti dai locali destinati ad emergenza abitativa cosiddette soluzioni abitative emergenziali.

Il Comune, richiamato l’articolo 1, commi 639, 641 e 642 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, ha chiesto se i soggetti residenti o domiciliati nelle soluzioni abitative emergenziali (SAE) date in dotazione debbano o meno versare il tributo TARI per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021.

L’esenzione dall’applicazione dell’imposta municipale propria (IMU) e dal tributo per i servizi indivisibili (TASI) per i fabbricati, individuati dalla legge, delle zone colpite dagli eventi sismici sono disposizioni di carattere derogatorio con carattere tassativo dei tributi IMU e TASI.

Quanto al tributo TARI, la sua esenzione non corrisponde a specifica disposizione di legge, ma è determinata dal venir meno del suo presupposto di fatto, poiché sono soggetti a tassazione TARI solo i locali e le aree idonei alla formazione dei rifiuti e cioè quelli nei quali vi è la presenza continuativa dell’uomo. Pertanto, gli immobili inagibili o inaccessibili possono ritenersi esclusi dall’imposizione, subordinatamente alla presentazione di apposita dichiarazione da parte del contribuente con l’indicazione della nuova dimora, con le modalità stabilite da ciascun Comune.

Nel caso dei soggetti cui “sono state date in dotazione” le soluzioni abitative emergenziali (SAE) il presupposto della TARI deve ritenersi integrato, in quanto tale tributo è destinato a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. Si deve pertanto concludere che non vi è alcuna disposizione normativa che prevede l’esenzione della TARI per le soluzioni abitative in emergenza date in dotazione. Per le SAE il presupposto dell’applicazione della TARI è dato dalla loro idoneità alla formazione dei rifiuti in considerazione della presenza continuativa dell’uomo.